mercoledì 15 febbraio 2012

stasera

Stasera è una di quelle sere in cui sarei tornata a casa e mi sarei nascosta sotto al plaid con tutte le scarpe.
Mi sarei svegliata direttamente domani. Senza svestirmi, senza togliere le lenti a contatto e senza lavarmi i denti. Non avrei acceso la tv, nè il pc, nè lo stereo.
Probabilmente avrei guardato nel vuoto. E avrei bevuto una birra. più facilmente due.
Fino ad addormentarmi.
Perchè sono incazzata.
Nera.
E invece torno a casa e c'è una sera normale.
I miei bambini non lo sanno che sono incazzata. Loro hanno fame. E devono essere lavati. E spogliati. E coccolati. E addormentati.
E una si addormenta e l'altro la sveglia. E si ricomincia tutto daccapo.
E penso di impazzire. Perchè voglio solo accartorciarmi sul divano a piangermi addosso. Aspettare Lui e piangere anche un pò addosso a Lui. Perchè a volte devi farti consolare anche, che non sei mica una roccia. E lamentarmi di questa città. E di questo paese. E di questo mondo.
Però quando tutto finalmente torna calmo non sono neanche più tanto incazzata.
Perchè prendermi cura dei miei figli mi ha calmato.
Perchè mentre cullavo il Vandalo, respiravo i suoi capelli.
Perchè mentre cullavo la Iena, lei mi guardava. E sorrideva.
E allora penso che 'fanculo quello che mi ha rubato il cellulare, non lo può neanche usare.



4 commenti:

  1. ah che botta! il cellulare.. io lo controllo ogni 3secondi tanto ho paura di perderlo.. soprattutto per le foto che contiene.
    Ma quando te lo rubano beh.. è da diventar matti, meno male che i tuoi figli son riusciti a calmare un po' i nervi

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    1. pensa che avevo 1000 foto. non per dire, proprio mille....è la cosa che mi fa incazzare di più, che "quello" guardi le foto dei miei figli.....

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  2. "Perchè mentre cullavo la Iena, lei mi guardava. E sorrideva."
    :')

    Mi piace come scrivi. Breve, chiara, concisa.

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