mercoledì 27 febbraio 2013

dei diritti e dei doveri

io l'ho fatto il mio dovere.
l'ho fatto perché è un mio diritto.
l'ho fatto perché mi piace quell'attimo solenne, in cui decidi della tua vita e del tuo destino e del futuro tuo e dei tuoi figli.

(risate di sottofondo)

no, davvero.
in mezzo a uccellini colorati e cartine dell'italia e collage di fiori, tu scegli.
scegli quello che somiglia di più alle tue idee.
scegli di cambiare.
scegli di non farlo.
scegli di crederci ancora, e sempre.

poi ti svegli e sei in italia.



domenica 24 febbraio 2013

a casa di s.

il compleanno quell'anno lo festeggiava a casa.
è luglio, inizio.
c'è un caldo folle.
o forse è folle solo nel mio ricordo.
si festeggia fuori, su quel bel terrazzino che in dieci non ci stiamo.
e io ci sono, col passeggino e tutto. con un bimbo di tre mesi. coi miei chili in più, il mio viso stanco, i miei pochi argomenti e la mia voglia di essere altrove.
loro fumano erba, bevono vino.
io li guardo, no grazie allatto.
e sudo.
sudo da stare male.
perché è caldo, è estate, è luglio.
perché non so cosa ci faccio lì.
perché lei è la mia amica di tutta la vita, ma quella sera la sto perdendo, lo so.
perché senza di me non è lo stesso, ma io non sono la stessa non vedi?
non vedi che ho il seno grande? non vedi che ho le braccia grosse? non vedi che sono sperduta muta a disagio?
non vedi che sudo.
sudo talmente tanto da non riuscire a pensare ad altro, e quindi se penso a quanto sudo sudo ancora di più.
sono in un vortice.
sono all'inferno.
si, è l'inferno.
tutti belli, ordinati, truccati e con un bicchiere in mano. che ti guardano, mentre sudi. ti guardano perché sudi.
qualcuno mi chiede qualcosa, mi fa domande.
ma io sono toppo sudata per rispondere, ho il cervello in pappa.
riesco solo a pensare a quanto sia sudato il mio culo, a quel punto attaccato alla sedia.
e sono bloccata, incollata a quella sedia del cazzo.
se mi alzo si vedrà. la sedia sarà bagnata. dio, posso morire. rimango qui, seduta per sempre.

sono scappata.
ci ho messo un po' ad organizzare cose e saluti.
ma volevo solo far asciugare la sedia.
ero terrorizzata all'idea che qualcuno ci si sedesse e la trovasse umidiccia.
tutta la festa, per me, non sarà durata mezz'ora.
sono scappata perché non lo reggevo tutto quel sudore in mezzo a tutta quella gente asciutta.
sono scappata.
e ho camminato un po' per strada prima di tornare a casa.
non faceva molto caldo.
fuori di lì si stava di nuovo bene.


martedì 19 febbraio 2013

e poi ci sono sere

e poi ci sono sere.
che pensi e dici e parli e fai.
pensi, pensi, pensi.
per ore.
e ti chiedi.
soprattutto ti chiedi.
e poi ci sono sere.
come stasera.

che vorresti solo un vodka e bitter bianco.

giovedì 7 febbraio 2013

del giapponese

e allora aprono questo nuovo ristorante giapponese. chè ce ne sono pochi.
e ci vanno tutti, che si mangia bene, che è carino, che.
che se prenoti con un procedimento macchinosissimo che mi stanco anche a spiegarlo fanno la formula all you can eat a 20 euro a persona oltre dolci e bevande. che magari per provare se ci piace è una buona cosa, no?
e allora andiamoci anche noi. che non si è mai mangiato giapponese.
ci organizziamo da una settimana prima, prenotiamo in quel modo là, e andiamo.

certo, il pesce crudo l'ho assaggiato e mi ha stufato.
ho pasteggiato con un molto poco nipponico greco di tufo.
ho mangiato noodles e involtini primavera, che sono giapponesi quanto me, quindi magari potevo andare al cinese.
e insomma.
160 euro di conto in 4 (com'era la storia dell'all you can eat??) e telefonata terrorizzata della di lui sorella per improvviso risveglio della iena urlante bojo papààààààààààààààààà bojo papàààààààààààààààààààààààà.
quindi rientro di corsa a salvare la prole, sbronzi e, nel mio caso, anche un po' incazzata.

e sarà stato il fatto che ormai si esce poco. o che la compagnia era tra le mie preferite, o le tre bottiglie di vino in quattro. ma mi è piaciuto molto. nonostante.

mercoledì 6 febbraio 2013

buona vita



e niente.
lui si sposa.
e quindi passa a pieno titolo da ex fidanzato di v. a marito di (a proposito, marito di??)
e niente.
buona vita.