giovedì 31 maggio 2012

delle liste


voglio fare una lista.
tutti le fanno.
non posso più vivere senza fare una lista.
devo solo decidere di cosa.
vorrei fare una lista molto stupida.
ne ho in mente un paio.
non più di dieci punti.
chè poi mi annoio.
ah, e voglio costringere anche voi a farle.


godetevi l'attesa.



che c'entra la foto?
                                 

mercoledì 30 maggio 2012

l'emotiva

ieri sera ho visto 'diaz'.
e sono ancora indignata. e amareggiata.
stasera vedrò 'acab'.

domani esco con la macchina. e verosimilmente investirò un poliziotto.
è chè sono un'emotiva. sotto sotto.

almeno vi ho avvisato.

lunedì 28 maggio 2012

piccolo-spazio-pubblicità


non faccio pubblicità a niente sul mio blog.
chè è il mio spazio, il mio diario, il mio svago.
chè è i miei ricordi.
ma stavolta.
lo devo troppo dire.
chè mica è pubblicità poi.





save the children ha fatto uno spot terribile.
che dura forse due minuti. ma ti sembrano due ore da quanto ti fa a brandelli.
bambini messi male male. 
che da quando sono mamma non li voglio vedere. non lo voglio sapere.
chè non è giusto che il vandalo vada girando con le converse (fighissime eh) e quel bimbo là non possa mangiare.
non lo è.
e allora io non cambierò il mondo, ma magari posso fare una cosa piccola piccola.
la pubblicità parlava di una donazione mensile di nove euro, centesimo più centesimo meno.
che io sono di quelle che non apre neanche l'estratto conto. tanto.
e allora sono andata sul sito.
e non l'ho trovata 'sta cosa qua.
e allora ho chiamato il numero verde.
e un tipo supergentile mi ha spiegato tutto.
e sono davvero nove eurini al mese, centesimo più centesimo meno.
che loro ci comprano queste barrette superenergetiche superproteiche superfighe.
e decine di vaccini.
e zanzariere.
e giocattoli.
e nove euro al mese sono tipo trenta centesimi al giorno.
tipo 2 caffè a settimana.
tipo un cinema al mese.
tipo un vodka tonic in un locale molto figo.
tipo una manicure al dibi center.
tipo un quarto di concerto di battiato.
tipo un decimo di una pulizia dei denti.
ok la smetto.
ma spero di avervi fatto sentire molto in colpa.

e se li prendono direttamente dal conto corrente. e se come me non lo apri neanche.
non te ne accorgi.

ma io li avrei dati comunque, anche se me ne accorgevo.

fatelo fatelo fatelo. se potete. o ditelo ditelo ditelo a tutti.
mi fareste sentire molto meglio.

venerdì 25 maggio 2012

ti regalo una perla

se cerchi un pretesto per incazzarti, passa la mattinata a guardare le foto dell'ultima estate pre-riproduzione.

p.s.: ha cominciato lei.

giovedì 24 maggio 2012

odio

v. : ma tu non li odi quelli che mantengono la sigaretta tra pollice e indice?
Lui: ma tu odi tutti....

ecco, al momento mi è sembrata un po' una risposta del cazzo, perché mica è vero.
mi sono anche un po' indignata.
dopo che il giorno prima poi mi aveva detto che sono antipatica.
'è che tu sei antipatica'.
così.
che è vero. ma non si dice.
comunque.

la sera sul divano, mentre leggevo un libro brutto, mi sono fermata a riflettere. a freddo.

e posso dire con una certa tranquillità che io non odio tutti.
al massimo qualcuno mi irrita.

quelli stupidi per esempio.
e gli ignoranti presuntuosi.
e quelli che dicono quant'altro.
e quelli con l'auricolare a piedi.
e quelli con le hogan.
e quelli con le hogan che dicono che ce le hanno perché sono belle.
e quelle con i tacchi la domenica mattina.
e quelle per me un'insalata.
e quelle per me solo acqua.
e quelle in palestra coi leggins e la maglietta corta.
e quelli in palestra che non smettono un attimo di guardarsi allo specchio.
e quelli in palestra.
e quelli depilati.
e quelli che ti chiedono l'amicizia su facebook e poi per strada fanno finta di non vederti.
e quelle che le autoreggenti sono scomode.
e quelli che non viaggiano.
e quelli che dicono che viaggiano e invece vanno nei valtur.
e quelli che portano il cane senza paletta.
e quelli con la paletta che però se nessuno li vede la lasciano lì.
e quelli col telefonino acceso al cinema.
e quelli che mentre parlano con te fanno cose sull'iphone.
e quelli con la foto del matrimonio come desktop.
e quelle che quando fanno i figli non si lavano più i capelli.
e quelli col culo grosso.
e quelli cioccolato e limone.
e quelli che il quotidiano è solo rosa.
e quelli che siddharta mi ha cambiato la vita.
e quelli che ci pensi a sessant'anni con i tatuaggi? no.
e quelli che posso darti un consiglio? no.
e quelli che delitto e castigo? non l'ho visto.
e quelli che c'era una volta in america è troppo lungo.
e quelli che star wars.
e quelli che non dicono parolacce.
e quelli sempre in anticipo.
e quelli che mangiano e non ingrassano. anzi no, quelli li odio proprio.

su quelli che non ingrassano mi sono addormentata.
che forse ce ne avevo ancora....

è ufficiale. sono una brutta persona.
e antipatica anche.

martedì 22 maggio 2012

monsters&co


un mostro ha mangiato mio figlio.
e ha preso il suo posto.
e dice solo no.
e urla.
e piange.
tutto il giorno.


aiuto.



p.s.: okkei, okkei, ci credo ai terrible two. non è vero che non esistono. mi avete convinto.
ora mi ridate il mio angelo biondo?
per favore?
magari giusto un attimo prima che io vada a comprare le sigarette.....

sabato 19 maggio 2012

requiem.

una vespa del 1983.
150.
bella bella.
di mio padre.
da dieci anni mia.
tolta dal garage che la rimettiamo in circolazione.
cerchiamo qualcuno che ce la assicuri.
ma si sa che a napoli di gente onesta non ce n'è, quindi col cazzo che ti faccio l'assicurazione.
che sarebbe obbligatoria eh.
e stiamo ancora cercando.
l'ultima telefonata ieri.
siamo spiacenti ma non abbiamo tariffe per la sua zona.
sono spiacente, ma non ho capito che cazzo vuol dire.
tanto non serve più, chè stanotte l'hanno rubata.
dopo mille anni di onorato servizio nella mia famiglia non è più.
e fanno bene che non ce le hanno le tariffe per la mia città.
e fanno bene che solo panni stesi pizza mandolino e scippi.
perché questa città non merita un cazzo.
perché dobbiamo sprofondare nella nostra merda.
perché io ti difendo sempre, ma davvero, sei indifendibile.
e mi viene da piangere. di rabbia. di dispiacere. di tutto.
vaffanculo.


p.s.: e mi sento stupida. stupida per lo stupido titolo di questo post. stupida per questa rabbia di cose stupide. stupida perché ho appena aperto la repubblica e ho letto. che tu la vespa non l'avrai mai. e non avrai mai un sacco di altre cose. e sono triste. e di nuovo vaffanculo.

giovedì 17 maggio 2012

il mondo capovolto.



uomo strano il mio oculista. 

dopo la visita, senza che nessuno glielo chiedesse, mi ha fatto la fattura. per tutto l'importo.
che io mi sono stranita, pensavo di avere qualcosa di gravissimo. mica l'avevo mai visto quel blocchetto là.

la prossima volta vado con la telecamera nascosta e filmo tutto. poi lo mando alle iene. 

la lavagnetta della foto è attaccata alla porta. e per campanello c'è il va' pensiero.
strano forte.


mercoledì 16 maggio 2012

nessuno si salva da solo

angoscia e smarrimento.
e panico.
ecco.
è tutto quello che mi viene se penso al libro della mazzantini.

e anche che vorrei non averlo letto.
eccheccazzo.

sabato 12 maggio 2012

la famiglia bradford

ho letto questo post qui e mi è venuta in mente 'sta cosa.
che del viaggio in california non avevo raccontato niente. chè c'era la storia del negozio e quindi niente cose belle da dire.
ora la storia del negozio c'è sempre, ma l'ho metabolizzata.
e comunque.

la scena è questa.
aeroporto di londra. dopo 12 ore di volo.
due bambini sotto i due anni e due genitori che hanno passato le ultime 12 ore con due mocciosi in braccio che tentavano di dormire. quindi senza dormire.
quindi due genitori morti.
e ancora due aerei da prendere.
bimbo grande che fa i capricci.
bimba piccola che piange (ma va'?).
genitori che si guardano e si chiedono come hanno fatto a scegliere quello*.
tutti e due avviliti e stanchi, chi ce li ha si mette le mani nei capelli. si passano le mani sui volti stanchi.
sono svenuti seduti ad un tavolino dell'ennesimo starbucks a tentare di far bere un latte al bimbo grande. che il suo orologio interno segna tipo le tre di notte. quindi si va di urla.
due passeggini, mille bagagli a mano, una neonata incollata in braccio.
Lui che cerca il gate. che non c'è ancora.
is everything ok? secondo te??
non siamo un bel vedere.

tavolino di fianco.
famiglia composta da due adulti e quattro bambini.
QUATTRO.
fanno colazione.
tutti seduti.
e parlano.
con calma.
il più grande avrà al massimo sei anni. il più piccolo è in un passeggino. con su un'etichetta con la scritta sidney.
sidney cazzo.
io ci sono stata a sidney, dall'italia, senza figli, con dieci anni meno di adesso e un tipo che adoravo. all'epoca, poi l'ho odiato. e poi riadorato. e poi di nuovo ciao. ma ora non c'entra.
comunque.
è lontana sidney.
a meno che tu non viva in australia.
è lontana da ovunque.
e loro erano a londra.

comunque.
a un certo punto si alzano. si avviano. ordinati. composti. ma allegri e sorridenti.
ho osservato tutta la scena mentre i miei figli piangevano e si dimenavano.
ma avrei potuto sopportarlo.
e avrei potuto sopportare anche che con mille figli avevano un solo bagaglio a mano. UNO SOLO.
ma.
avete presente i bicchieroni di caffè americano? quelli dei film??
ecco. lui beveva il caffè.
mentre andavano via lui aveva modo di pendersi il suo cazzo di caffè e portarselo in giro.

è stato il colpo di grazia.



*all'andata è stato anche peggio. con l'aereo perso a londra. e sei ore per avere i passeggini. ma.
lo rifarei. e lo rifarò infatti. nonostante. non fatevi ingannare dal racconto. 

venerdì 11 maggio 2012

ti regalo una perla

se hai in programma una mattinata di shopping selvaggio, magari non dimenticare il portafogli a casa potrebbe essere una buona idea.

p.s.: ha cominciato lei.

mercoledì 9 maggio 2012

the magic number....

credo che la politica dei call center sia quella di stremarti. ore ed ore di attesa ad ascoltare vocine registrate. ore ed ore a districarti nella giungla di menù e sottomenù. col fine ultimo, quasi mai raggiunto, di parlare con un umano.
è una specie di selezione naturale.
se la superi senza riagganciare, sfondare il telefono in un muro, bestemmiare allora meriti il premio.

ma non è detto che tu abbia vinto.

dopo milioni di domande per essere sicuri sicuri che tu sia proprio tu, che tante volte sei una stalker che vuole sapere che cazzo sono quei 40 euro in più sulla bolletta del vicino, ecco finalmente che riesci a spiegare.

se il reclamo è cosa seria a un certo punto signora mi scusa un attimo? e cade la cazzo della linea.
e tu a rifare tutto daccapo.

ieri tre volte così.
tutta la trafila.

la terza volta urlo come una pazza, mi faccio dare nome e cognome dell'operatore e ottengo delle risposte. ovviamente insoddisfacenti.

oggi mi chiamano.
loro a me.
volevano sottopormi un piccolissimo questionario sulla qualità del servizio offertomi.

ora però io sono un po' infantile.

gli ho riattaccato il telefono.
mentre la tipa parlava.

ha richiamato.
e di nuovo ho messo giù.
l'ho fatto quattro volte, poi hanno smesso.

io non credo la poverina abbia capito.
ma mi sono sentita molto meglio.

sabato 5 maggio 2012

nostalgia

ogni volta che provo a scrivere di lei mi blocco.
non so mai dove voglio arrivare.
non so mai neanche da dove cominciare.
la mia più cara amica e mi sembra tutto sempre poco o niente o troppo.

è solo che mi manca ecco.


venerdì 4 maggio 2012

nonna bisnonna

io ho una nonna. l'unica ancora in vita. che ha 95 anni.
quindi i miei figli hanno una bisnonna.
ragionamento geniale. 
comunque.
il Vandalo oggi è andato a casa sua col nonno. mio padre.
ha passato una mezz'oretta con lei.
essendo un bambino affettuosissimo e molto fisico, pur avendola vista al massimo tre o quattro volte, la abbraccia e la bacia molto. 
e alle persone anziane queste cose si sa, piacciono.
quindi la nonna lo adora.
e gli ha regalato 50 euro. ma questo non c'entra. 
ora, il Vandalo è praticamente muto, se si esclude la parentesi americana che gli ha sciolto la lingua.
il che tra l'altro dimostra che non è che non sa parlare, è proprio che non ha niente da dire a noi. e neanche questo c'entra.
comunque.
nel suo mutismo, tra un abbraccio e un altro, al come mi chiamo io della nonna, domanda a cui nessuno avrebbe mai potuto immaginare seguisse una risposta, nello stupore generale (erano in tre Vandalo compreso, non un pubblico proprio wow) ecco che il Vandalo apre bocca e dice 'nonna vecchia'.

la cosa che più mi ha sconvolto di tutta questa storia non è stata tanto la risposta dell'ingenuo bambino, che da chi l'avrà sentito. né il fatto che per la prima volta abbia risposto a una domanda, che di solito ti guarda con sdegno e passa oltre.
quello che veramente mi ha sconvolto è stato che la quasi centenne nonna gli abbia poi detto, mi è stato riferito non senza una punta di risentimento, 'no Vandalo, non sono io. io sono nonna grande.'

eccoli lì, i punti di vista.

mercoledì 2 maggio 2012

la prima volta del Vandalo



il fascino romantico dell'aquilone.

volato via dopo secondi 30.
per incastrarsi nell'albero più alto.
con conseguente filo rotto.
e tragedia. 

avrei potuto pubblicare la foto e amen. 
far credere che uscire di casa il primo maggio con tutta la famiglia e con tutti gli amici con tutte le famiglie sia stata una buona idea.
non lo è stata. 
è stata una pessima idea.

sarebbe stata una pessima idea anche se non fosse stata la stessa idea di altre millemila persone.
anche se non avessimo assistito a una rissa tra un parcheggiatore abusivo e un automobilista stronzo.
anche se fossi riuscita a mangiare senza due bambini che mi camminavano sulla schiena.
anche se non fosse venuto a piovere proprio mentre andavamo via.
anche se non avessi avuto un mal di testa feroce. 
anche se non fossimo stati otto adulti e 4 bambini tutti sotto i due anni.


è stata una pessima idea.
com'era prevedibile. ma non dirò che lo avevo detto. non lo dirò.