Nella mia casa da single, di ben 50 mq, una quindicina erano occupati da un soppalco-libreria che faceva il giro di tutta la stanza. Tipo film americano insomma.
E pazienza se poi dovevo mangiare in piedi appoggiata allo snack in cucina.
Anche perché poi i single mica mangiano a casa.....
Una cosa come 500 libri. Tutti scelti da me, comprati da me, letti da me. Nessuna eredità insomma.
E tutti rigorosamente divisi per autore. E in ordine alfabetico. E divisi da quelli ancora da leggere. Un altro numero importante.
Sono sempre stata un tantino fissata sull'argomento. Sorvolerò su tutta una serie di particolari da maniaca ossessivo-compulsiva alla Jack Nicholson in "qualcosa è cambiato", ma ne avrei da farmi ricoverare.
Sono l'unica cosa salva dal mio disordine patologico.
Tutta questa noiosissima premessa per dire, a chi è sopravvissuto agli sbadigli, che stamattina mentre contemporaneamente mi lavavo/lavavo la Iena/consolavo un Vandalo distrutto dal dolore/tiravo fuori dal freezer brodi vegetali e pranzi adulti/bevevo caffè e facevo quelle altre quattrocinquecento cose che faccio la mattina random prima di uscire, insomma nel pieno dell'inferno mi è caduto l'occhio sulla mia libreria.
E ho visto.
Ho visto vent'anni di letture nascosti dietro macchinine, elecamion, buzz lightyear, un camion dei pompieri e un pallottoliere gigante.
Ho visto Philip roth mischiato ad Edward Bunker.
Dostoevskij dopo di I love shopping (oh oh....).
Irvine Welsh vicino a Le mie prime parole.
Stefano Benni tra un Libro dei colori e un barbapapà degli anni 70.
Dov'ero io mentre succedeva tutto questo?
Dov'ero mentre i cubi di legno lasciavano la cesta dei giochi per appropriarsi della seconda mensola a destra?
Dov'ero mentre Olive Kitteridge perdeva la copertina?
La mia libreria è l'esatta metafora della perdita di tutti i miei diritti dovuti alla venuta vandalica.
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giovedì 8 marzo 2012
martedì 28 febbraio 2012
poi passa
Ci sono dei momenti in cui mi sembra anche di poter riavere una vita normale.
Anzi, di poter riavere una vita e basta.
Poi però passa.
Anzi, di poter riavere una vita e basta.
Poi però passa.
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