sabato 29 settembre 2012

non sono pronta.
stasera mi chiuderò la porta alle spalle. ho avuto molto tempo per prepararmi.
ma non sono pronta.
la giustizia, l'inevitabilità di una decisione non ne fanno una decisione facile.
stasera siamo qui fino a mezzanotte.
a parlare, spiegare, giustificare.
la notte bianca. e triste.

viaggio sul filo del melodramma.
ma è solo perché non sono pronta.

22 commenti:

  1. ...nessuno è mai pronto in realtà.

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  2. Mi dispiace, tanto. Quando "chiudi" qualcosa, qualsiasi cosa, in cui hai creduto, sperato e messo energia e forza è sempre un dolore.

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  3. Forza, V.
    Fatti forza.
    Io sono sempre dalla tua parte.

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  4. e chi dice che si deve giustificare?
    non farlo v. se non ne hai voglia, se non sei pronta..
    su su :)

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  5. Forza forza forza (niente battute 'sta volta)

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  6. Lovva... c'è qualcosa che possiamo fare?
    Ti voglio psicobene, se hai bisogno bussa, non dico altro, chè già non volevo commentare ma non mi piaceva farti pensare che avessi ignorato sta cosa.

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  7. Odio la frase "io per te ci sarò sempre". Perciò non la dirò. Non serve che mi esprima. Tu sai.
    Poi ti devo dire una cosa.

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  8. Se si dovessero fare le cose solo quando si è pronti...non faremmo il99% delle cose.
    Non sei pronta, ma non sei sola.
    Per quel che posso, sono qua!
    Un abbraccio, forza e coraggio!

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  9. se sei a questo punto io dico che sei prontissima, non si può esserlo di più. Hai programmato l'incontro , dentro di te anche le parole, la faccia che farai. SEi già oltre, ma ancora non te ne accorgi. Go, go, v. go go

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  10. niente servirà. nessuna parola. certi carichi sono nostri, solo nostri.
    certi lutti non hanno scorciatoie.
    puoi solo berteli tutti, fino all'ultima goccia. da sola.
    ma se hai qui scritto quello che hai scritto qui è perché hai visto un senso nel farlo.
    per ciascuno un senso diverso.
    il senso è per me nel miracolo di poter poggiare lo sguardo altrove.
    e chiamare parole e cuore.
    e sentire che si, c'è qualcuno, per il dopo. qui.

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  11. è tutto il giorno che penso a questo tuo ultimo giorno in negozio..

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  12. mi sa che stiamo vivendo situazioni simili. 'na merda, insomma.

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  13. ma cos'è questa cazzata di scegliersi una vita e poi pentirsene? e mollalo e non rompere più i coglioni sul fatto che ti sei pentita delle tue scelte, i tuoi drammi familiari non fanno nessuna differenza nel mondo

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    1. è ufficiale, non sai leggere.

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    2. sai qual è il fatto? che mi stanno altamente sul cazzo quelle come te che si scelgono una vita, e ci scommetto le chiavi di casa che le scelte che hai fatto partivano da presupposti alla cazzo di cane, e poi fanno le fighe a dire quanto la loro vita fa schifo. se sei triste/infelice/incazzata ti sta bene, te lo meriti. altra scommessa che farei molto volentieri: sicuramente quando hai fatto le scelte che hai fatto, pensavi di essere una figa a farle. me ne sbatto se dici di non essere pronta, non sei da incoraggiare "su, forza, coraggio" ti sta bene, te lo sei scelto. hai fatto anche un secondo figlio, ma non lo sapevi che eri infelice già dopo il primo? o vuoi raccontare che l'infelicità ti è improvvisamente piombata addosso negli ultimi 3 o 4 anni e prima era tutto meraviglioso? è ufficiale, non sai vivere.

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  14. la mia vita non fa schifo. non a me perlomeno.
    non sono triste, nè infelice.
    qua si parlava d'altro, ma tu sei talmente impegnata a colmare le tue di infelicità da non aver capito niente.
    e ora basta, per piacere.
    non sei la benvenuta, se non l'avessi capito.

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  15. Quello che ho scritto in questo post parte da post meno recenti, scrivo qui per comodità. Non si può sentire che un figlio ti porta via la dignità, perché batti le mani davanti ad uno stronzino nel vasetto. Non sono assolutamente per "la maternità completa una donna", ma se si decide di compiere un atto d'amore così grande come generare una vita, tutto quello che viene di conseguenza non è assolutamente una perdita di dignità, nemmeno se si trattasse di raccoglierla da terra, la merda. Sicuro che i figli ti scippano la vita, la brutalizzano, ne fanno ciò che vogliono, ma sono scelte, che dovrebbero essere fatte partendo da presupposti più che saldi. Oh, stessa cosa vale per la scelta del "padre" di quei figli: nel momento in cui si sta con una persona, si dovrebbe almeno sapere se ci piacerebbe fare un figlio con quella persona, che sia cercato o inaspettato.
    Detto questo, non me ne faccio un problema di non essere la benvenuta.

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  16. Dimenticavo: chiudere o non chiudere, questo è il problema/dramma/paura: se sia più nobile tenere duro in una situazione difficile da vivere perché ci sono i figli, o prendere coraggio e dire "se i figli sono amati, posso anche stare da sola con loro, perché in due così/con lui, non mi sta bene". Fa sempre paura, è sempre una scelta difficile da fare, ma meglio volersi bene da lontano, che odiarsi dentro casa. E comunque procrastinare non serve e non risolve nulla.

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  17. 1. hai presente l'ironia? ce n'era nel post sul vasino.
    2. non credo neanche alla storia della vita brutalizzata, e se avessi letto oltre i due post l'avresti capito.
    3. ho chiuso un'attività. era quella 'la porta'. e non mi sento figa per aver fallito nel mio lavoro, nè per essere disoccupata, te lo assicuro.
    4. perchè non ti firmi? sembrerebbe almeno un confronto questo.
    5. è l'ultima risposta che hai. da anonima almeno.

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