mercoledì 28 marzo 2012

un altro mondo è possibile

Lui ha un amico che vive in canada.
Da quando aveva 18 anni.
Quindi da 18 anni.
Partito per una donna.
Mai più tornato.
Vive in un posto assurdo. Tipo Fargo dei fratelli Coen.
Neve e nulla per milioni di chilometri. E meno 15 di media in inverno, con picchi di meno 40. Cose così insomma. Io ingiallirei. E intristirei.
Comunque.
Ieri chiama il tipo.
Come ogni settimana.
E Lui gli dice del mio negozio. E dell'italia in genere.
E allora il tipo racconta che si cominciano a vedere anche lì i primi segni della recessione. Che l'economia sta un po' vacillando, il commercio rischia di avere un piccolo stop.
E quindi per scongiurare una crisi la banca ha telefonato e gli ha offerto dei soldi per rilanciare la sua attività e rimettere in moto l'economia.
Chè fanno così, loro.
Ti offrono dei soldi. LORO a te. Senza che glieli chiedi.
Per non farti fallire, per non farti chiudere, per darti una mano a risollevare attività traballanti.
Che tra l'altro hai aperto con soldi che LORO ti hanno prestato.
Che lo sanno che se tu chiudi, e con te altri cento mille con cento mille attività più o meno piccole, collassano anche LORO. LORO Nazione.
Qui per non fallire devi evadere le tasse. O organizzare truffe. O produrre in cina.
Qui lo Stato per aiutarci ha aumentato l'iva di un punto percentuale. Che lo capisco anch'io che l'esame di economia l'ho fatto quattro volte che a lungo termine non serve a niente.


Comunque.
Oggi Lui me lo ha raccontato.
E io ho riso.







3 commenti:

  1. E meno male che hai riso.
    Il tuo negozio sembrava proprio Figo, ma metterlo online no? Raggiungeresti un bacino più grande di persone a cui piacciono le cose scelte con amore

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    1. c'è il sito, ma non lo shop.
      le aziende che tratto hanno già tutte i loro shop online.
      mentalità nordeuropea.
      se ti fa piacere vederlo ti mando l'indirizzo in posta privata.
      per alimentare un pò il mio ego.

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